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Come prendersi cura delle proprie mani

Come prendersi cura delle proprie mani

Le mani dicono molto di noi e possono essere il nostro primo biglietto da visita. Proprio per questo non sono un dettaglio. Molti sono i piccoli inestetismi che possono colpire questa parte fondamentale del corpo. Sul settimanale Oggi, il professore Antonino Di Pietro, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, ha condiviso alcuni preziosi consigli su come prendersi cura delle proprie mani.

Mani ruvide: colpa dei prodotti aggressivi

Le mani ruvide sono spesso il risultato dell’utilizzo di prodotto aggressivi come saponi, igienizzanti e detersivi. “Utilizzate un sapone neutro e fate uno scrub un paio di volte alla settimana. Se l’acqua di casa è ricca di calcare, risciacquate le mani con l’acqua termale spray dopo il normale lavaggio. È consigliabile asciugare sempre bene le mani e per farlo, qualora vi troviate in un luogo pubblico, utilizzare salviettine di carta al posto degli asciugamani con aria calda che tendono a seccare la pelle”.

Contro la ruvidità delle mani applicate una crema ogni volta che le lavate: meglio poca e spesso che tanta una volta sola. Scegliete prodotti con fospidina, fosfolipidi e glucosamina, per ridare turgore. Con olio di lino per un’azione idratante ed elasticizzante. Per rendere più robuste le unghie sono particolarmente utili quelle contenenti pantenolo”.

E ancora, prosegue l’esperto, “attenzione ai guanti di gomma, usateli sopra guanti di cotone, da mettere anche in caso di contatto con la polvere. Controllate che il vostro gel disinfettante mani contenga alcol etilico: non fa bene alla pelle ma è meglio di altri”.

Parola d’ordine contro le ragadi alle mani: idratazione

“La pelle poco idratata e irrorata risulta meno elastica e più vulnerabile all’attacco degli agenti esterni. Di conseguenza possono formarsi piccoli tagli o ragadi, soprattutto per chi soffre di dermatite atopica, psoriasi, disidrosi o lavora con l’acqua. La cicatrizzazione può essere favorita utilizzando pomate contenti urea o attivi lipidici. Attenzione all’acqua troppo calda: favorisce la disidratazione e favorisce le ragadi”.

Gonfiore alle mani. Da cosa può essere causato?

Il gonfiore alle mani potrebbe essere determinato da un eccesso di sali di acido urico, derivate dalla troppa carne nella dieta, che si deposita nei reni e nelle estremità delle articolazioni. Per combattere questo inestetismo, spiega l’esperto, “si assume un farmaco, chiamato allopurinolo, ma è utile anche bere almeno due litri di acqua al giorno in modo tale da eliminare le scorie”.

Il gonfiore potrebbe derivare anche da cattiva circolazione. In questo caso è utile assumere diuretici e antiinfiammatori naturalmente previo parere medico”.

Cosa fare se le mani tradiscono l’età?

In caso di mani che appaiono invecchiate si possono fare delle iniezioni di acido ialuronico negli avvallamenti tra un tendine e l’altro del dorso della mano. Questa tecnica prende il nome di Overlap. Nelle ore successive alle iniezioni – spiega il prof. Di Pietro – l’acido ialuronico si diffonde e stimola i tessuti circostanti, che così producono collagene ed elastina, restituendo alla pelle la sua naturale bellezza”.

Il trattamento si effettua in due sedute a distanza di un mese l’una dall’altra. Per il mantenimento è invece necessaria una seduta ogni tre mesi circa.

Macchie sulle mani: come intervenire

Le macchie sul dorso cominciano a formarsi in genere dopo i 40 anni, e sono frequenti i casi di familiarità. La causa è un rallentamento del metabolismo della melanina: l’organismo fatica a smaltire il pigmento della pelle lasciando delle “isole” scure. Per prevenire il fenomeno occorre proteggersi dal sole con un filtro forte, anche in inverno. Cancellare le macchie è possibile utilizzando creme all’ascorbile, con vitamina C, che blocca i radicali liberi e stimola il metabolismo del collagene”.

Per prendersi cura delle proprie mani ed eliminare definitivamente le macchie della pelle più resistenti ci sono trattamenti che vengono fatti in ambulatorio da un medico dermatologo o specializzato in medicina estetica. “Molto utile un peeling all’acido glicolico, che favorisce il ricambio cellulare, o un laser di nuova generazione, che non brucia la pelle: dopo il trattamento, le macchie appaiono più scure e, dopo qualche giorno, cadono“, conclude l’esperto.