Inizialmente la rimozione dei tatuaggi era una pratica quasi esclusiva e riservata ai vip come come Angelina Jolie, Jhonny Depp e star nazionali come Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis. Oggi, invece i pentiti sono in aumento e secondo le statistiche almeno 3 italiani su 10 ricorrono al laser per eliminare tatuaggi che dovevano essere per sempre.
Chi sono i pentiti del tatuaggio?
Solitamente si tratta di manager o professionisti che intorno ai 30/40 anni a causa di maturità e a volte necessità lavorative, sentono il bisogno di rimuovere quel tatuaggio fatto quando si era troppo giovani e impulsivi. Tra i disegni che si vogliono dimenticare con più frequenza ci sono quelli che ricordano un rapporto di amore o amicizia ormai terminato. Ma anche tatuaggi ormai sbiaditi o non eseguiti alla perfezione.
Come eliminare i tatuaggi definitivamente?
I trattamenti laser più efficaci per la rimozione dei tatuaggi utilizzano nella maggior parte dei casi laser Q-Switch o CO2 frazionale. Questi strumenti sono ormai sempre in aggiornamento e garantiscono risultati performanti che però dipendono anche e soprattutto dalle caratteristiche del tatuaggio. Grandezza, colore e profondità dell’incisione sono tre variabili che devono essere considerate prima di sottoporsi all’eliminazione del tatuaggio.
Come agisce il laser per rimuovere i tatuaggi?
Il laser individua e colpisce il pigmento dell’inchiostro del tatuaggio, frantumandolo e riducendolo in particelle piccolissime che vengono assimilate dai macrofagi della cute. C’è da premettere che il laser è più efficace sui colori scuri, per questo inchiostri chiari come bianco, giallo e rosso saranno più difficili da eliminare e i risultati non saranno perfetti. Prima di procedere alle sedute di rimozione tatuaggi, è quindi necessaria una visita che permette allo specialista di effettuare una sorta di “test” per comprendere quali risultati aspettarsi.
Tempi e risultati
I tempi di rimozione di un tatuaggio variano (come abbiamo già anticipato) dalla grandezza e dalla posizione del disegno. Zone più insidiose o dove la pelle è molto delicata e sottile come polso e piede, possono richiedere più sedute anche a causa del dolore che si può percepire durante il trattamento. Bisogna poi ricordare che il laser agisce in superficie tra gli stati cutanei per non lasciare cicatrici, e con questo torniamo a ribadire come un tatuaggio profondo non permetta la completa eliminazione. Il lavoro non è tutto a carico del dermatologo, anzi il paziente deve ricordarsi di trattare la pelle anche dopo le sedute con creme specifiche e in alcuni casi antibiotiche per evitare irritazioni e infezioni. Una volta generata la crosta si può procedere invece all’utilizzo di creme emollienti e idratanti con fosfolipidi, glucosamina, urea, acido ialuronico testate per rispettare la pelle sensibile.
Per piccoli tatuaggi possono bastare dalle 3 alle 6 sedute (solitamente costano circa 300€ l’una) mentre se il disegno è molto esteso possono essere necessari da 6 a 20 appuntamenti. Inoltre, i tempi sono molto dilazionati poiché tra una seduta e l’altra devono passare circa 40-60 giorni.
