L’esame micologico è utilizzato in diversi campi della medicina ed è tra gli esami più importanti che servono per individuare, analizzare e diagnosticare la maggior parte delle patologie causate da funghi.
Si tratta di un esame molto diffuso in dermatologia per l’analisi di funghi alle unghie e micosi della pelle in diverse parti del corpo, e in venereologia (ramo della dermatologia che si occupa delle malattie sessualmente trasmissibili) con lo scopo di analizzare le eventuali micosi genitali del paziente che si sottopone alla visita specialistica.
Come viene effettuato l’esame micologico in dermatologia?
L’esame micologico dermatologico è un esame strumentale, indolore e non invasivo a cui ci si sottopone in caso di sospette micosi cutanee su qualsiasi parte del corpo o di specifiche micosi alle unghie.
Una delle patologie più diffuse è la micosi ai piedi, che può svilupparsi tra le dita, sotto la pianta fino ad arrivare al tallone e lungo i bordi delle unghie.
In questi casi durante l’esame vengono prelevati piccoli frammenti di unghie e capelli o porzioni di pelle in seguito analizzati con un microscopio che agevola la visualizzazione dell’agente infettante (muffe, lieviti o dermatofiti, funghi cheratinofili che parassitano i tessuti cheratinizzati).
Come viene effettuato l’esame micologico per le malattie veneree?
L’esame micologico in venereologia invece individua e analizza infezioni genitali e micosi inguinali che possono colpire l’uomo e la donna, come ad esempio:
– infezioni genitali femminili: possono essere di natura virale, fungina o batterica (candida, tricomoniasi, herpes) e hanno come sintomo prurito, bruciore o secrezioni di colore e odore anomalo o, nel caso dell’herpes, vesciche sulla pelle o sulle mucose.
Durante la visita specialistica a cui ci si sottopone per la diagnosi di micosi vaginali il medico può servirsi di diverse pratiche tra cui: tampone cervico-vaginale eseguito inserendo un tampone ovattato nella cavità vaginale, tampone uretrale effettuato allo stesso modo ma inserendo il tampone nel meato uretrale (attraverso cui passa l’urina) e pap test, che individua le alterazioni delle cellule del collo e della cervice prelevandone piccole quantità con la spatola di Ayre.
In alternativa all’esame micologico diretto, eseguito con il microscopio, vi è l’esame micologico colturale che consiste nel porre una piccola porzione di unghia o secrezione vaginale su una piastrina, mettendola in contatto con un apposito liquido che farà crescere il fungo (se presente) in modo da poterlo analizzare. Questo si manifesterà sotto forma di chiazze di colore giallo, verde o bruno.
Come prepararsi alle diverse tipologie di esame micologico?
Se il paziente assume antibiotici l’esame può essere effettuato solo a partire da una settimana dopo la sospensione degli stessi, mentre i trattamenti non antibiotici devono essere sospesi almeno 3 o 4 giorni prima. La sera precedente e la mattina dell’esame sono consentiti solo lavaggi intimi esterni e nelle 24 ore precedenti è necessario astenersi da rapporti sessuali.