Nel ventaglio delle problematiche che possono interessare la pelle rientrano anche i cosiddetti fibromi penduli. Si tratta di lesioni cutanee essenzialmente innocue sotto il profilo della salute, ma che possono comportare un certo fastidio soprattutto da un punto di vista estetico ma non solo. In questo articolo, scopriremo nel dettaglio che cosa sono i fibromi penduli, dove si formano più frequentemente, perché è importante rivolgersi sempre a un Dermatologo in loro presenza e come è possibile intervenire con un trattamento mirato definito Diatermocoagulazione per eliminarli con successo, evitando spiacevoli complicazioni.
Fibromi penduli o acrochordon: antiestetici e fastidiosi
Che cosa sono i fibromi penduli? Definiti anche “acrochordon”, i fibromi penduli sono escrescenze cutanee peduncolate di consistenza molle che si protendono verso l’esterno. Queste particolari lesioni, che traggono origine nel derma, sono inizialmente di piccole dimensioni ma se non trattate in maniera adeguata possono estendersi, risultando nel contempo fastidiose e, per ovvie ragioni, antiestetiche. Per questo motivo, nel momento in cui compaiono, è importante rivolgersi sempre a un Dermatologo che saprà intervenire con la metodica opportuna del caso: la Diatermocoagulazione.
L’attributo “penduli” che viene assegnato ai fibromi si deve al fatto che, in caso di sviluppo notevole, gli acrochordon pendono per l’appunto verso il basso.
Dove si formano e per quali motivi
I fibromi penduli compaiono soprattutto su aree cutanee quali:
- il collo;
- le palpebre;
- le ascelle;
- l’inguine;
- in generale, le regioni delle grandi pieghe cutanee.
Non è un caso che le zone maggiormente colpite dagli acrochordon siano proprio quelle interessate da sollecitazioni continue. Il principale fattore scatenante dei fibromi penduli è infatti lo sfregamento cutaneo. Esiste inoltre una certa predisposizione genetica: spesso i figli di chi è soggetto a questa problematica cutanea manifestano le medesime escrescenze a una certa età.
Particolarmente interessati dai acrochordon sono i soggetti obesi. I fibromi penduli non sono a ogni modo contagiosi e non sono pericolosi da un punto di vista medico. Tuttavia, quando raggiungono dimensioni notevoli potrebbero sanguinare e irritarsi, se vengono colpiti accidentalmente o se restano impigliati in abiti, bigiotteria o gioielli.
Con una certa frequenza accade che gli acrochordon siano interessati da distacco parziale o totale come conseguenza di un trauma, aprendo così la strada all’insorgenza di infezioni. Per questo motivo, in loro presenza l’intervento di un Dermatologo è sempre risolutivo, sia per evitare possibili complicanze sia per eliminare ogni problematica strettamente estetica.
Come eliminare i fibromi penduli: Diatermocoagulazione
Su una escrescenza cutanea come quella dei fibromi penduli è possibile intervenire in maniera mirata con un trattamento chiamato Diatermocoagulazione.
La Diatermocoagulazione è una particolare tecnica che viene utilizzata in ambito dermatologico per asportare piccole porzioni di tessuto epidermico, come nel caso degli acrochordon. Questa metodica può ad ogni modo essere eseguita anche in ambito ginecologico per trattare alcune malattie sessualmente trasmissibili, come ad esempio il Papilloma Virus.
La Diatermocoagulazione è tecnica che conduce a risultati efficaci e che si esegue in tempi piuttosto rapidi. La metodica si realizza mediante l’uso di un apposito bisturi dotato di elettrodo attivo che viene messo a contatto con la lesione da trattare, in modo tale che l’energia penetri sui tessuti interessati dal disturbo, generando calore. L’intervento conduce così a una evaporazione dell’acqua e al coagulo delle proteine delle cellule. Una volta completata l’asportazione, come ulteriore passaggio, il bisturi sterilizza l’area cutanea sottoposta al trattamento, rendendo il processo di cicatrizzazione estremamente rapido.
L’intervento è di breve durata. In presenza di numerose lesioni può essere necessaria un’anestesia locale.
Fibromi penduli: chiedere sempre a un Dermatologo
Allo stato attuale delle cose, non è ancora nota nessuna misura preventiva efficace per evitare l’insorgenza dei fibromi penduli. Nel caso in cui si sospetti la loro presenza o si manifestino delle escrescenze cutanee che possano essere indice di un possibile acrochordon, è sempre opportuno rivolgersi a un Dermatologo. Solo attraverso una accurata visita si riuscirà di fatto a conoscere con esattezza la reale natura della problematica in corso, mettendo in atto le strategie terapeutiche del caso specifico. Ciò eviterà ogni rischio e, anche in presenza di fibromi penduli, tutte le possibili conseguenze negative che possono derivarne sotto il profilo estetico e sul fronte delle eventuali infezioni.