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Pelle grassa: 7 passaggi per prendersene cura

Pelle grassa: 7 passaggi per prendersene cura

La pelle grassa è un tipo di cute che, benché meno diffusa di quella secca o mista, crea una serie di problemi estetici fastidiosi. All’origine c’è senz’altro un’eccessiva produzione di sebo, la sostanza secreta dalle ghiandole sebacee che serve a proteggere e a preservare l’epidermide dagli agenti esterni. Di seguito vedremo i sette passaggi fondamentali per prendersi cura adeguatamente della pelle grassa.

Detersione

Un’attenzione particolare va innanzitutto rivolta alla pulizia, da effettuare evitando detergenti aggressivi che seccano la pelle e stimolano di conseguenza la produzione di sebo per riparare la condizione cutanea. Così facendo si otterrebbe un effetto rebound con un conseguente peggioramento dovuto alla maggiore produzione di sebo.

Il consiglio è quello di utilizzare prodotti delicati non schiumogeni, consigliati dal dermatologo a seconda delle condizioni specifiche del paziente. L’ideale è scegliere un prodotto detergente come acqua micellare o specifico per pelle impura, da passare sul viso ed eliminare poi con acqua. Le formulazioni dell’acqua micellare sono ricche di prebiotici come Inulina e gluco-oligosaccaridi prebiotici naturali che aiutano a mantenere in equilibrio la cute.

Un detergente con Alukina e microspugne di argento può essere invece il corretto alleato in caso di pelle impura, perché agisce in maniera sinergica per normalizzare la produzione di sebo e riequilibrare il film idrolipidico.

Tonificazione

Per avere una pelle tonica bisogna favorire una buona circolazione sanguigna. Ci si può aiutare con un automassaggio quotidiano. Nel caso del viso i gesti da compiere non sono difficili: tenete uniti indice, medio e anulare di entrambe le mani, quindi premete delicatamente con i polpastrelli la base del collo, a destra e a sinistra rispetto alla gola.

Ripetete questo movimento per sette volte con una pressione leggera. Lo stesso movimento, sempre per sette volte, dovete farlo appoggiando le dita sotto i lobi delle orecchie, quindi fate scivolare delicatamente i polpastrelli lungo il collo fino a raggiungere i punti dove è avvenuta la pressione precedente.

Pelle grassa: normalizzare la produzione di sebo

Come detto inizialmente, all’origine della pelle grassa c’è una sovrabbondanza di sebo. Un’eccessiva attività da parte delle cellule sebacee incentiva lo sviluppo di funghi e batteri sulla cute e trattiene polveri e impurità che infiammano la pelle e gettano le basi per inestetismi cutanei come acne e dermatite seborroica.

Per normalizzare la produzione di sebo un’ottima azione quotidiana arriva dal complesso Alusil, attivato da Alukina (brevetto internazionale) e microspugne d’argento vegetale, che si è dimostrato avere un’azione seborequilibrante. Le microspugne d’argento svolgono una preziosa azione antisettica e antibatterica, mentre l’Alukina, un mix di attivi che unisce allume di rocca, vitamina A e acido glicirretico estratto dalla liquirizia, regolarizza l’attività delle ghiandole sebacee e di ripristino del microcircolo.

Purificare la pelle

Per purificare la pelle, via libera alle maschere d’argilla, da eseguire almeno una volta alla settimana e da applicare per un periodo di tempo compreso tra 10 e i 15 minuti. Le particelle d’argilla riescono ad attirare in superficie tossine, sebo e impurità residue, lasciando la pelle più pulita.

Il mondo dermatologico ha riscoperto il potere benefico dell’argilla, in particolare dell’argilla verde. Oggi a questo elemento naturale viene unito, in chiave moderna, il complesso Alusil per un’efficacia massima.

Esfoliazione: cos’è e come funziona

Dopo aver purificato la pelle la mossa successiva è l’esfoliazione, che deve essere meccanica e delicata. Uno scrub troppo aggressivo, infatti, lascia la pelle più vulnerabile agli agenti esterni, di conseguenza per proteggersi, le ghiandole sebacee incentivano la produzione di sebo.

L’esfoliazione più efficace viene fatta dal dermatologo con un trattamento che si chiama peeling salicilico. Questo trattamento elimina tutte le cellule superficiali ossigenando e illuminando l’epidermide. Inoltre ha un’azione regolarizzante sulle ghiandole sebacee. È consigliato effettuare questo tipo di peeling almeno due o tre sedute e a distanza di due o tre settimane l’una dall’altra.

Idratare la pelle grassa

Anche una cute grassa ha bisogno di nutrimento e di idratazione. È bene, però, scegliere emulsioni non grasse, ricche di sostanze attive per il benessere e la salute cutanea come Alusil, un complesso attivato da microspugne di argento e Alukina. L’Alukina garantisce un’azione lenitiva e antibatterica, aiutando a ridurre la secrezione sebacea e favorendo il rinnovamento cellulare della pelle. Le microspugne d’argento possiedono invece proprietà antimicrobiche che contribuiscono a ridurre sensibilmente la formazione dell’acne. La pelle si ritrova così idratata in profondità e allo stesso tempo purificata.

Proteggersi dai raggi UV

Il sole fa bene alla pelle grassa: fa diminuire il lavoro delle ghiandole deputate alla produzione di sebo ed evita così l’eccessiva untuosità cutanea, ma deve essere preso con responsabilità e con una buona crema solare 50SPF con Plusolina. Se all’inizio possiamo infatti trovare benessere dall’esposizione solare, troppo tempo passato sotto il sole, può incentivare l’effetto sebo rebound e quindi far riaffiorare in maniera più evidente brufoli e imperfezioni.

Trattamenti pelle grassa: Peeling dermatologico ed Epifacing

Fra le soluzioni dermatologiche ambulatoriali utili per il trattamento della pelle mista e grassa si segnalano metodiche come l’Epifacing e il peeling dermatologico. Il primo è un trattamento di pulizia dermatologica della cute, senza traumi da spremitura, mentre il secondo è un trattamento in grado di eliminare dal viso segni dell’età, cicatrici e macchie da acne. Nello specifico il peeling dermatologico consiste nell’applicazione sul viso di sostanze chimiche e acide che generano un’esfoliazione accelerata e una stimolazione del derma, in modo da favorirne il rinnovamento cellulare.