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Pidocchi: prevenire e combattere questi sgraditi ospiti

Pidocchi: prevenire e combattere questi sgraditi ospiti

L’infestazione di pidocchi è diffusa tanto nei bambini, quanto negli adulti. Si tratta di insetti parassiti di piccolissime dimensioni (da uno a tre millimetri) che si nutrono del sangue umano. L’imitare i danni è possibile grazie alla prevenzione e all’utilizzo di prodotti specifici. Il professor Antonino Di Pietro, dermatologo, fondatore e direttore scientifico dell’Istituto Vita Cutis di Milano, sul settimanale Viversani e Belli, ha spiegato come prevenire e combattere questi sgraditi ospiti.

Come si trasmettono?

I pidocchi non volano e non saltano. Si spostano da una testa all’altra camminando e quindi hanno bisogno di vicinanza tra un ospite e l’altro. Una volta raggiunta la nuova “vittima”, i pidocchi, dotati di un rostro, penetrano nella pelle liberando una sostanza anticoagulante che permette loro di succhiare il sangue causando il tipico prurito.

Sciarpe, cappotti, cappelli, maglioni, ma anche peluche e lenzuola, possono essere un veicolo di trasmissione «Tuttavia, fuori dal cuoio capelluto i pidocchi non sopravvivono più di qualche giorno» spiega il professor Di Pietro.

I pidocchi prediligono i bambini: perché?

Sebbene in tempo di pandemia, tra didattica alternata e didattica a distanza, la scuola prosegua a singhiozzo, in molte città i più piccoli frequentano ancora nidi, materne ed elementari. Ed è proprio qui che i pidocchi possono colpire con più facilità.

Nei bambini tra i 3 e i 12 anni non vengono ancora prodotte alcune sostanze grasse che contribuiscono a variare il pH della testa. Questa condizione sembra rendere la cute dei piccoli più ospitale per i pidocchi.

Nonostante il distanziamento sociale indotto dal Covid-19, “è difficile tenere davvero lontani i bambini più piccoli e soprattutto fratelli e sorelle” – avverte Di Pietro. Stando spesso a contatto tra loro, i più piccoli, in particolare coloro che frequentano materna ed elementari, facilitano il passaggio dei pidocchi da una testa all’altra.

Come prevenire i pidocchi?

Non esistono formule magiche per non prendere i pidocchi. Il contagio infatti avviene indipendentemente dall’igiene personale. Alcune buone abitudini però possono aiutare a limitarne il rischio, soprattutto se i bambini vanno a scuola e se si hanno notizie della circolazione dei pidocchi in classe.

La prima cosa da fare è quella di controllare la testa dei propri figli anche tutti i giorni, utilizzando un pettinino a denti stretti che facilita l’individuazione di eventuali ospiti inattesi. Altra buona abitudine, indicata particolarmente per le bambine, è quella di legare i capelli in modo tale da limitare il contatto con la testa di altri bambini. Inoltre usare il balsamo, rende i capelli più scivolosi e difficili da scalare per il parassita.

Diversamente da quanto si creda, non c’è alcuna prova che sia utile sciacquare la testa con l’aceto, sottolinea il professor. Di Pietro. In farmacia inoltre sono disponibili prodotti preventivi, come shampoo e spray a base di sostanze naturali. La loro efficacia però non è garantita al 100 per cento.

Individuare la presenza di pidocchi e lendini

Il primo campanello d’allarme che ci induce a rilevare la presenza di pidocchi è sicuramente il prurito, talvolta associato a piccoli rigonfiamenti rossi sul cuoio capelluto con possibile formazione di crosticine e a piccoli puntini biancastri (le lendini o uova) alla base del capello.

Bisogna quindi procedere con un’ispezione del capello che va effettuata ciocca per ciocca in quanto “vedere gli insetti non è facile” sottolinea il professor Di Pietro. Solitamente si individuano le lendini che appaiono come gocce biancastre ancorate alla base del capello e distinguibili dalla forfora perché si staccano solamente se sfilate con le unghie.

Come liberarsene?

Una volta fatta la spiacevole scoperta, niente panico. Oggi sono disponibili diversi prodotti che permettono di eliminare questi ospiti indesiderati con un solo trattamento, eventualmente da ripetere a distanza di qualche giorno.

I prodotti più utilizzati per eliminare i pidocchi sono quelli a base di insetticidi come piretro, permetrina o malathion. Shampoo, schiume, polveri e spray si possono acquistare in farmacia senza ricetta e sono di solito in grado di eliminare tutti gli insetti con un solo trattamento. A distanza di circa una settimana è consigliabile ripetere il trattamento, unitamente all’uso di un pettinino a denti stretti, in quanto questi prodotti non garantiscono l’eliminazione delle lendini che nel frattempo possono continuare a schiudersi.

In farmacia si possono trovare anche prodotti antipidocchi che non contengono insetticidi. Alcuni sono a base di silicone e agiscono in modo meccanico anziché chimico. «Il silicone avvolge e soffoca i pidocchi adulti» spiega l’esperto. Anche in questo caso le uova non vengono eliminate e quindi è necessario ripetere il trattamento a una settimana circa di distanza, e utilizzare il pettinino per togliere le lendini.

Esistono anche prodotti naturali, a base di oli essenziali, per combattere i pidocchi. Si applicano come quelli a base di insetticidi, ma non ci sono dati sulla loro reale efficacia.  Anche in questo caso le uova non vengono eliminate ma vanno tolte con l’uso di un pettinino.

L’ultimo passo per eliminare definitivamente i pidocchi è cambiare spesso lenzuola e asciugamani. Lavare in lavatrice a 60 °C copridivano, sciarpe, cappelli e peluche usati dal bambino. Se si teme di rovinare i capi, è possibile metterli prima in un sacchetto di plastica chiuso per 4-5 giorni: i pidocchi moriranno da soli.