La pediculosi è l’infestazione di pidocchi, diffusa tanto nei bambini, quanto negli adulti.
Si tratta di insetti parassiti di piccolissime dimensioni (da uno a tre millimetri) che si nutrono del sangue umano e sono prevalentemente tre le tipologie conosciute e diffuse:
- pidocchi del pube (Pthirus pubis): si annidano prevalentemente tra i peli pubici, ma anche su ciglia, sopracciglia e ascelle
- pidocchi del capo (Pediculus capitis humanus): si trovano sul cuoio capelluto, sulla nuca o dietro le orecchie
- pidocchi del corpo (Pediculus corporis humanus): attaccano le proprie uova alle fibre degli abiti.
Cura Pidocchi: come riconoscerli?
La prima tipologia è la più diffusa ed è estremamente simile a quella del corpo, dato che i parassiti hanno entrambi la stessa forma allungata, il colorito bianco/grigio e la testa appuntita. I pidocchi che colpiscono le zone genitali, invece, hanno una forma più schiacciata, da qui la definizione di piattola. Tutti e tre sono nocivi, ma quelli del corpo possono rappresentare un problema piuttosto grave in quanto trasportano malattie epidemiche come tifo esantematico, febbre ricorrente e febbre delle trincee.
Come si prendono i pidocchi?
La pediculosi si propaga per contatto diretto e non è possibile che i pidocchi degli animali attacchino l’uomo, né viceversa, perché l’infestazione è specie-specifica e, quindi, ogni specie ha la propria tipologia di pidocchi.
La diffusione, inoltre, può avvenire in luoghi particolarmente affollati o attraverso lo scambio di abiti o oggetti come cuscini, pettini, cappelli e simili tra un soggetto infestato e un altro.
L’infestazione di pidocchi ha dei sintomi specifici che sono:
- intenso prurito
- piccoli rigonfiamenti rossi sul cuoio capelluto (che possono portare alla formazione di croste e perdite di liquido)
- presenza di piccoli puntini bianchi alla radice dei capelli, ovvero le uova (lendini), molto difficili da staccare a causa di una specie di colla potentissima che la femmina secerne proprio per fare in modo che le uova restino attaccate.
Prevenzione pidocchi Milano: cosa fare?
Se si tratta di bambini, il ruolo fondamentale nella prevenzione contro i pidocchi è ricoperto dai genitori. È importante infatti che controllino frequentemente il cuoio capelluto dei bambini soprattutto all’altezza della nuca, dietro e sopra le orecchie.
È bene inoltre utilizzare sempre un pettine deovulante, dotato cioè di denti stretti in grado di trattenere le eventuali lendini e, infine, è consigliabile utilizzare sempre prodotti specifici che creino un ambiente sfavorevole all’insediamento dei parassiti.
Rimedi per i pidocchi: come eliminarli?
Un’accurata ispezione del cuoio capelluto con guanti e luce abbastanza forte può essere sufficiente per individuare i pidocchi e soprattutto le lendini, più facili da trovare.
Quando l’infezione viene accertata, anche con l’aiuto del medico, si può ricorrere ai classici rimedi contro i pidocchi, come prodotti insetticidi come shampoo, spray o lozioni, da abbinare all’uso di un pettine a denti stretti.
Lo stesso trattamento dei pidocchi del capo può essere adattato in caso di infestazione del pube, in alternativa alla rasatura totale delle zone interessate. Nel caso in cui i pidocchi si attacchino agli abiti, invece, è necessario che questi vengano lavati in acqua bollente con un forte insetticida.