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Alopecia: l’involuzione dei follicoli piliferi

Alopecia: l’involuzione dei follicoli piliferi

Fonte di ansia e disagio, l’alopecia è una malattia molto comune che comporta l’involuzione dei follicoli piliferi con progressiva e, a volte inarrestabile, perdita dei capelli fino, in alcuni casi, alla calvizie. Questo cambiamento nell’aspetto fisico ha un forte impatto a livello psicologico negli uomini ma in particolare nelle donne. Per risolvere il problema è necessario il parere di un esperto tricologo o dermatologo.

L’alopecia si distingue in:

  • cicatriziale: la perdita di capelli è dovuta all’atrofizzazione dei follicoli piliferi, ovvero delle cavità all’interno del derma da cui si origina il pelo, ed è irreversibile;
  • non-cicatriziale: è causata da processi che riducono o rallentano la crescita dei capelli senza danneggiare irreparabilmente il follicolo pilifero e tendenzialmente sono temporanei.

Alopecia areata: cos’è e come si presenta

L’alopecia areata è un fenomeno vasocostrittore che colpisce un 2-3% della popolazione, indipendentemente dal sesso e dall’età. È una malattia autoimmune dei bulbi piliferi che provoca la caduta dei capelli a chiazze e, a volte, anche dei peli di ciglia, sopracciglia, barba o altre parti del corpo.

La malattia è dovuta a una disfunzione del sistema immunitario che non riconosce più i follicoli, li considera “nemici” e dunque li attacca, inibendone l’attività. Il decorso è particolare: in alcuni casi basta un solo giorno perché si formino una o più chiazze prive di capelli, in altri si può assistere a una perdita massiva in poco tempo.

La diagnosi di alopecia areata è clinica e dermoscopica. La valutazione con dermatoscopio è fondamentale per la diagnosi: vi sono infatti caratteristiche di forma dei capelli e di aspetto della cute esclusive dell’alopecia areata.

Alopecia telogenica: una forma reversibile

Nel caso dell’alopecia areata con chiazze di piccole dimensioni può capitare che i capelli ricrescono da soli. In questo caso si parla di alopecia telogenica, una condizione reversibile in cui la caduta dei capelli è circoscritta a situazioni di forte stress fisico e psicologico, o da altre condizioni temporanee, come in caso di gravidanza, malattie infettive della pelle o assunzione di determinati farmaci.

Alopecia universale: manifestazione totale

L’ alopecia areata porta con sé non solo la caduta dei capelli, ma talvolta anche dei peli di altre parti del corpo. In questo caso si parla di alopecia universale, la forma più grave di alopecia areata. Oltre ai capelli si verifica anche la perdita di ciglia, sopracciglia e, negli uomini, della barba.

Alopecia androgenetica: atrofizzazione progressiva dei bulbi piliferi

L’alopecia androgenetica, chiamata anche calvizie, è il disturbo più frequente dei capelli. Interessa l’80% degli uomini con oltre 50 anni, anche se le prime avvisaglie si possono avere anche tra i 18 e i 20 anni. Questo fenomeno, in forma lieve, è molto frequente con l’avanzare dell’età, anche nelle donne.

Nei soggetti affetti da alopecia androgenetica, il diidrotestosterone riduce la fase anagen dei follicoli piliferi, ovvero la fase di crescita del capello. Il disturbo, irreversibile, causa quindi una lenta e progressiva atrofizzazione dei bulbi piliferi.

Alopecia cause: origini ormonali e genetiche

I fattori che possono causare l’alopecia sono numerosi soprattutto genetici o ormonali, in particolare quando è coinvolta la tiroide o ci sono disfunzioni relative all’ipofisi o al testosterone. Altri fattori scatenanti sono correlati a carenze nutrizionali, periodi prolungati di stress o all’assunzione di forti cure chimico-farmacologiche come ad esempio la chemioterapia.

Alopecia sintomi: perdita di capelli, unghie fragili e Pitting ungueale

Il principale sintomo di alopecia è la perdita di capelli dovuta all’involuzione dei follicoli piliferi. In caso di alopecia areata, i suoi sintomi si manifestano localmente su una parte del cuoio capelluto che può essere grande come una moneta o più estesa. Mentre in caso di alopecia androgenetica le manifestazioni risultano essere diverse nei due sessi.

Negli uomini, si verifica un progressivo diradamento nell’area fronte-temporale e nel vertice, mentre nella donna sono interessati soprattutto il vertice e la zona frontale. In alcuni casi, l’alopecia androgenetica è accompagnata da seborrea e desquamazione.

Associate ad alopecia areata si possono riscontrare anche alterazioni ungueali quali il pitting, un’alterazione della superficie esterna dell’unghia che porta con sè rugosità, perdita della lucentezza e abrasioni, e unghie troppo fragili.

Come curare l’alopecia: Tricoscopia e Trattamenti PRP

L’approccio terapeutico va valutato e inquadrato dal dermatologo, poiché i trattamenti variano a seconda del caso specifico.

Una metodica rapida, non invasiva e indolore per valutare lo stato di salute dei capelli e scoprire le cause del diradamento e della loro caduta, è Il tricofotogramma. Questo esame dermatoscopico permette infatti di svolgere un’attenta valutazione del cuoio capelluto. Lo strumento impiegato è il dermatoscopio, una speciale lente che permette di visualizzare dettagli dei capelli ad alto ingrandimento.

L’Istituto Dermoclinico Vita Cutis è dotato delle apparecchiature digitali più moderne, costituite da una speciale videocamera che permette di osservare su uno schermo le immagini ingrandite del cuoio capelluto, di scattare delle fotografie e fornire una serie di dati che solo la valutazione digitale può mostrare, come il diametro medio dei capelli e la loro densità locale.

Tra i migliori rimedi contro l’alopecia è da ricordare il PRP (Plasma ricco di piastrine), indicato sia nei casi di alopecia androgenetica sia in quelli di alopecia areata. Il trattamento prevede in media da una a due sedute mensili e porta, nella maggior parte dei casi, a un miglioramento della ricrescita e a un rinfoltimento della chioma.