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No al botulino. Salviamo la bellezza autentica

No al botulino. Salviamo la bellezza autentica

“Per spianare una ruga non serve paralizzare un muscolo”. Intervistato dalla giornalista Candida Morvillo al Corriere della Sera, il professor Antonino Di Pietro, dermatologo plastico, fondatore e direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, ha ribadito la sua posizione sul botulino per uso estetico.

Non sono solo “punturine”

La tossina botulinica è un farmaco: un medico dovrebbe sempre tener conto dei potenziali effetti collaterali di questa sostanza e informare di conseguenza il paziente. “Il diminutivo punturina sminuisce l’importanza di un atto medico e la sola parola – continua Di Pietro – mi dà i brividi”.

Obiettivo bellezza naturale

Con la stessa veemenza con cui si batteva contro i filler definitivi quando andavano di moda le labbra a canotto, così dal primo giorno il prof. Antonino di Pietro discute sul botulino usato per spianare rughe e gonfiare zigomi. Uno spirito battagliero nato ai tempi dell’università, quando si concretizzò in lui la consapevolezza che ogni medico dopo aver studiato bene tutta la letteratura scientifica, può esprimere un suo parere.

«Io mi rifiuto di trasformare i visi, gonfiare labbroni, paralizzare facce» tuona il dermatologo dei vip, che trova barbaro iniettare una sostanza che paralizza i muscoli per spianare una ruga. Proprio per questo afferma di non averne mai iniettato una goccia, in quanto la tossina botulinica limita la mimica e non rende più giovani, ma crea espressioni poco naturali.

La giovinezza infatti non è da ricercare in volti uniformi, a cui è impossibile attribuire un’età e che, sorridenti o tristi, hanno sempre la stessa espressione, ma nelle emozioni trasmesse con la mimica. Tenere la pelle più giovane significa ridurre il tempo entro cui le rughe, che si formano ridendo, impiegano a distendersi. “La condizione che hai a vent’anni, quando ridi, le pieghe impiegano mezzo secondo a distendersi. A 60, impiegano tre secondi. Il mio lavoro è tenere la pelle più giovane ed elastica affinché a 60 anni i secondi siano due e non tre”.

         

Autentica rigenerazione

“Io cerco di creare una nuova scuola di pensiero, un movimento per salvare la bellezza autentica

Quando ho deciso di fare il dermatologo e aiutare la pelle dei miei pazienti a restare giovane, ho creduto giusto puntare sulla rigenerazione e sulla vita delle cellule. Non ho mai considerato una buona soluzione usare una tossina per paralizzare i muscoli o filler permanenti per gonfiare il viso”.

In linea con la sua visione, vent’anni fa, il prof. Antonino Di Pietro, ha creato una nuova disciplina: la Dermatologia Plastica. “Plastica” in medicina significa plasmare. “Si può fare con la chirurgia, ma io ho fondato un’alternativa basata sulla rigenerazione delle pelle, che stimolo a produrre più elastina e collagene”. Una corrente di pensiero, la sua, condivisa da molti volti noti e da molti colleghi medici che lo ha portato a fondare l’Isplad, un’associazione che riunisce duemila dermatologi plastici.

         

Il Picotage

Una terapia esclusiva dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, messa a punto dal Prof. Antonino Di Pietro, e che mira a rigenerare la pelle in modo naturale è il Picotage. Il trattamento nasce da un’intuizione avuta dal professore 25 anni fa secondo cui la zona più importante della pelle è il primo millimetro superficiale: il derma papillare. “L’ho capito osservando le zanzare: non pungono in profondità, ma provocano danni potentissimi. Mi sono chiesto cosa sarebbe successo a iniettare in quella zona acido ialuronico, una sostanza che è già nella pelle e non causa reazioni avverse. L’ho fatto con tante microiniezioni diffuse e ha funzionato: le piccole rughe si distendono, il viso è più tonico e giovane”.

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