Consumatrici.it è un portale che offre chiarezza sul mondo dei consumi di tutti i giorni ma non solo. Questo blog online ascolta anche le richieste dei consumatori e uno tra gli argomenti che riscuote più successo è come eliminare un tatuaggio e quanto tempo è necessario!
Gli autori hanno chiesto il parere del il dermatologo dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, Christian Giani. L’esperto chiarisce punto per punto degli accorgimenti fondamentili che si devono mettere in conto quando ci si sottopone a un trattamento per eliminare i tatuaggi. In base alla tipologia, e alla posizione possono cambiare i tempi di rimozione e soprattutto, un trattamento laser per rimozione tatuaggio non può essere effettuato se il tatuaggio è troppo giovane.
Vanno considerati tempi non brevi
Il dottor. Giani chiarisce sin dal principio una cosa fondamentale:
Bisogna dire, innanzitutto, che la rimozione dei tatuaggi tramite laser è una metodica che richiede tempi lunghi, non si può esaurire in due o tre sedute come spesso la gente crede.
La rimozione del tatuaggio comprende un arco di tempo che va da 1 a 2 anni. Il trattamento laser per rimuovere tatuaggi, non è doloroso, ma è comunque fastidioso per la pelle. Occorrono poi dalle 4 o 5 sedute dal dermatologo a distanza di circa 3 mesi l’una dall’altra.
La posizione conta
Alcune parti del corpo sono più critiche e può essere più difficoltoso eliminare il tatuaggio come il polso, la caviglia, e il piede. Questo può determinare magari la necessità di una seduta in più. Mentre zone come la schiena e il petto e schiena sono più gestibili. In ogni caso l’asportazione del tatuaggio risulta efficace in tutte le zone del corpo. La pelle pian piano torna uniforme e senza effetti collaterali come ipersensibilità o diverso colorito. Inoltre dopo 3 o 4 mesi ci si può esporre al Sole, ovviamente con le dovute protezioni, ma in totale sicurezza.
I risultati sono veramente efficaci?
Il dottor. Giani afferma che è molto più semplice eliminare i tatuaggi monocromatici dai colori nero, blu, grigio. Mentre i tatuaggi colorati sono più resistenti, addirittura alcuni inchiostri risultano quasi indelebili come i colori giallo e verde molto accesi e le tinte pastello. La rimozione del tatuaggio con il laser dipende anche da come è stato eseguito lo stesso. Un tatuaggio fatto male, può presentare anche un mediocre risultato nella sua asportazione, creando una cicatrice non visibile agli occhi, ma che può comportare l’effetto collaterale di assorbire i pigmenti colorati.
Il tatuaggio non deve essere fresco
Molti pazienti, afferma il dott. Giani, si presentano per effettuare la rimozione del tatuaggio anche dopo 2 o 3 settimane dall’esecuzione. Il trattamento laser però può essere effettuato solo dopo almeno 6 mesi. Più l’inchiostro è in superficie e più possono verificarsi cicatrici visibili.