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Cuoio capelluto arrossato: come proteggersi in spiaggia, piscina e in montagna

Cuoio capelluto come proteggerlo dal sole

Quando ci si espone al sole, si tende erroneamente a pensare che si debba proteggere solo la pelle dal viso in giù e, nella maggior parte dei casi, ci si dimentica di un’area cutanea altrettanto sensibile: il cuoio capelluto.

Questa dimenticanza può comportare delle conseguenze, in primis un arrossamento evidente e un fastidioso stato irritativo. Ma prima di imbattersi in simili fenomeni, si può correre al riparo seguendo alcuni semplici quanto utili accorgimenti. Scopriamo allora come proteggersi adeguatamente in spiaggia e in montagna, evitando così l’insorgenza del cuoio capelluto arrossato.

Cuoio capelluto: struttura

Il cuoio capelluto è la porzione di tessuto cutaneo che ricopre la parte superiore del cranio. Esso si divide in:

  • epidermide, ovvero lo strato superficiale in cui si trovano vasi capillari e nervi;
  • derma, ossia lo strato più profondo in cui sono presenti fibre elastiche.

I vasi capillari presenti sul cuoio capelluto hanno la funzione di portare il nutrimento ai capelli, attraverso il sangue. Altre funzioni importanti sono inoltre svolte dalle ghiandole sebacee e dalle ghiandole sudoripare che, mediante il sebo e il sudore, assicurano la protezione e la lubrificazione tanto del cuoio capelluto quanto dei capelli.

Cuoio capelluto arrossato da salsedine, sabbia e raggi UV

Cuoio capelluto come prevenire arrosamentiDurante la stagione estiva, essendo esposto all’azione di salsedine, cloro, sabbia e raggi UV, anche il cuoio capelluto può scottarsi e irritarsi con una certa facilità. Oltre a provocare arrossamenti e irritazioni, quando il cuoio capelluto non è adeguatamente protetto in spiaggia o in montagna, corre il rischio che il suo tessuto cutaneo invecchi più rapidamente e che, sul lungo termine, vada incontro alla possibilità di insorgenza di problematiche anche serie, tra cui il melanoma.

L’assenza di misure protettive opportune può inoltre compromettere le funzionalità dei bulbi piliferi, aprendo la strada a una caduta dei capelli spesso irreversibile, che può spingersi fino ai limiti dellalopecia.

Cuoio capelluto irritato: come proteggersi

L’adozione di semplici misure può aiutarci a mettere la pelle del cuoio capelluto al riparo dalle possibili conseguenze estive. Scopriamo le principali.

Coprirsi la testa con fibre naturali

Tanto i bambini quanto gli adulti dovrebbero sempre indossare un cappello o una bandana in fibre naturali quando si espongono al sole. Il copricapo prescelto deve essere preferibilmente di colori chiari, in particolar loro, se si resta vicino all’acqua che riflette maggiormente i raggi solari.

Crema solare anche sul cuoio capelluto

Ancor più importante è l’utilizzo di una adeguata protezione solare. Nelle persone calve, tra l’altro, l’applicazione di una crema solare protettiva è consigliabile non solo nei mesi estivi ma tutto l’anno. Anche il sole preso inconsapevolmente nelle giornate primaverili o autunnali può danneggiare pesantemente il cuoio capelluto, sottoponendolo a svariati problemi, dalle cheratosi attiniche al pericoloso melanoma.

Oltre alle creme, per il cuoio capelluto esistono specifici prodotti spray appositamente studiati per l’applicazione su questa regione cutanea. Tra i migliori ritrovati di ultima generazione, spiccano ad esempio gli spray contenenti Plusolina, un complesso di oli vegetali che, unendo la loro azione in maniera sinergica, si comportano come dei booster naturali capaci di aiutare a limitare l’azione negativa dei raggi UV sul cuoio capelluto.

Doposole se ormai il danno è fatto!

Una volta che ci si è dimenticati di proteggere con cura la pelle del cuoio capelluto in spiaggia o ad alta quota, resta solo da giocare in contrattacco. In questo caso, risulta utile applicare dei prodotti doposole che permettano di lenire la sensazione di pelle ustionata e arrossata, aiutando a sentirsi meglio.

Visita dermatologica preventiva e trattamenti post esposizione solare

Trattamenti per capelli post esposizione solarePrima di esporre il cuoio capelluto all’azione diretta dei raggi UV può risultare utile effettuare una visita dermatologica preventiva, così da poter evitare possibili conseguenze negative. Il dermatologo può infatti studiare con attenzione il quadro del paziente fornendo indicazioni ottimizzate per proteggere in maniera opportuna anche questa area delicata della pelle.

Ma in presenza di problematiche specifiche, anche al ritorno dalle vacanze ci si può sottoporre a trattamenti post esposizione solare. Nel caso in cui si sviluppi una reazione fotoallergica con l’insorgenza di un eczema, ad esempio, si può intervenire, quando necessario, con trattamenti quali la fototerapia.

Ma le possibili problematiche per il cuoio capelluto che possono scaturire da una errata esposizione solare possono essere di vario genere. Tra le più comuni c’è anche la cheratosi, malattia che comporta un ispessimento dello strato corneo dell’epidermide dovuto a un processo di cheratinizzazione anomalo. Su questa patologia si può intervenire con successo con diversi trattamenti, tra cui il laser.