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Eritemi solari: una pericolosa sovraesposizione ai raggi ultravioletti

Eritemi solari: una pericolosa sovraesposizione ai raggi ultravioletti

Gli eritemi solari sono reazioni cutanee molto ricorrenti in estate e si manifestano come conseguenza di una pericolosa esposizione ai raggi ultravioletti del sole. L’eritema solare colpisce soprattutto i bambini, ma non risparmia neanche gli adulti, in particolare coloro che presentano una pelle più chiara e sensibile.

Con la bella stagione l’istinto, in ogni momento libero, è quello di andare in spiaggia, in montagna, al lago o anche semplicemente al parco per godersi il sole. Tuttavia è fondamentale individuare la corretta crema solare adatta al proprio fototipo ed evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata.

Raggi ultravioletti e rilascio di citochine e mediatori dell’infiammazione

Ad occhio nudo, il primo segnale che è possibile osservare sulla pelle in seguito ad una scottatura è l’arrossamento, un eritema localizzato su tutte le aree foto-esposte. Successivamente, dopo qualche ora, il colore della pelle cambia, si abbronza, in seguito alla liberazione di melanina.

Microscopicamente, invece, aumenta la vascolarizzazione e la vasodilatazione dei vasi sanguigni della cute e vengono liberate una serie di mediatori dell’infiammazione quali le prostaglandine, alcuni tipi di citochine, chemochine, istamina e ossido nitrico.

Fototipo ed eritemi: la melanina che fa la differenza!

La sopportazione ai dannosi raggi solari è differente da persona a persona e può variare a seconda del fototipo. Il fototipo è una classificazione determinata in base alla qualità e alla quantità di melanina presente nella pelle. Questa classificazione indica le reazioni che la cute manifesta in seguito all’esposizione al sole e si fonda sulle caratteristiche del colore della carnagione e dei capelli.

Dal fototipo 1 al fototipo 3 si annoverano coloro che hanno una pelle chiara con occhi e capelli che vanno dal molto chiaro al castano. Le persone appartenenti a questi 3 fototipi possono non abbronzarsi mai, come nel caso del fototipo 1, o abbronzarsi in seguito ad iniziale rossore, come nel caso dei fototipi 2 e 3.

Dal fototipo 4 al fototipo 6 invece, l’incarnato si scurisce sempre di più, fino a raggiungere una abbronzatura intensa o una pelle nera che non si brucia mai.

Eritema solare, orticaria e scottatura: le differenze

Quando la pelle è interessata da eritemi solari essa appare leggermente gonfia e con un rossore generalizzato, oppure sembra essere stata strofinata con le ortiche. L’eritema si accompagna inoltre a sintomi dolorosi: il paziente prova infatti un senso di fastidio misto tra il prurito e il bruciore.

Le scottature causate dal sole sono gli effetti collaterali più comuni che si verificano quando la pelle rimane esposta al sole per troppo tempo oppure senza l’utilizzo di una crema solare adeguata al fototipo o al luogo della propria vacanza. Si classificano in gradi, in base alla gravità dei sintomi. I livelli di ustione solare sono tre, dal meno grave a quello più pericoloso per la salute della pelle.

L’orticaria solare è un’eruzione transitoria che si presenta sulla pelle con dei pomfi o edemi cutanei gonfi e pruriginosi.  Possono apparire in varie forme e dimensioni ed ognuno di questi ha una durata non superiore a 6-12 ore. I pomfi compaiono sulla pelle come piaghe rosse, molto pruriginose, zone in cui la pelle appare più elevata e spesso al centro hanno un colorito più chiaro.

Eritema solare sintomi: quali sono e dopo quanto compaiono

Quando l’eritema solare si manifesta con puntini rossi e quella sensazione “di pelle che tira” vuol dire che si è sviluppato in forma lieve e, nel giro di pochi giorni, la pelle torna al suo stato di equilibrio.

Se invece si riscontra un eritema solare con prurito, pelle arrossata e sensibilità eccessiva della pelle che si traduce in dolore, allora in questo caso la scottatura è più grave e sicuramente presenterà una successiva desquamazione. Il risultato lo conosciamo bene, pelle a macchie e un’abbronzatura non omogenea.

Se l’eritema solare è grave presenta sintomi simili all’insolazione come febbre, brividi, vertigini e mal di testa, mentre sulla pelle si formano bolle che successivamente generano desquamazione.

Trattamento eritema solare: Luce pulsata per capillari e teleangectasie

Per un’azione efficace e definitiva in caso di eritema cutaneo particolarmente diffuso sul corpo, si può ricorrere a sedute di luce pulsata o laser. Il rossore che caratterizza l’eritema solare è dovuto ad un maggiore afflusso di sangue causato da una fragilità dei vasi capillari.

Il laser per i capillari sono differenti e trattano tipologie diverse di modificazioni. Il principio alla base è quello dello sbiancamento o dell’assorbimento graduale e progressivo della zona trattata. L’emissione di luce prodotta dal laser viene assorbita selettivamente dal sangue nella banda di colori dal rosso al viola. Questo comporta un aumento di temperatura nei capillari, la coagulazione del vaso e il suo conseguente assorbimento.

Il trattamento è quasi indolore e non lascia cicatrici. Per il periodo successivo al trattamento è necessario applicare un filtro solare ed evitare l’esposizione diretta al sole.

Cosa non fare in caso di eritemi solari

In caso di eritemi solari, la prima cosa da fare è evitare l’esposizione al sole. Successiva evitare gli impacchi di ghiaccio, perché causerebbero uno shock termico repentino. In questi casi il rischio sarebbe quello di causare un’ustione da freddo. Meglio quindi lavarsi con acqua fresca. Una bella doccia fredda contribuisce infatti a ridare sollievo alla pelle.

Tra le cose da non fare vi è poi l’applicazione di sostanze grasse, sia naturali come l’olio, sia farmacologiche. Applicate sulla pelle ustionata farebbero peggiorare l’ustione a causa del loro effetto occlusivo. Infine è importante evitare di applicare prodotti fotosensibilizzanti che potrebbero favorire la compara di arrossamenti, vescicole e bolle.