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Ipersudorazione: una condizione comune

Ipersudorazione: una condizione comune

Ipersudorazione: una condizione comune

La sudorazione è una condizione fisiologica necessaria per la corretta funzionalità del nostro dell’organismo. Sono molte, tuttavia, le persone che manifestano un fenomeno di ipersudorazione, problematica che viene anche definita con il termine di iperidrosi.

Quando il corpo è soggetto a un eccesso di sudorazione, è importante rivolgersi a un dermatologo. Difatti, l’ipersudorazione presenta cause diverse che vanno adeguatamente indagate, così da intervenire con trattamenti e rimedi mirati.

Ghiandole sudoripare eccrine: ecco come funziona la sudorazione

La sudorazione è un meccanismo complesso che viene messo in atto dalle ghiandole sudoripare, coordinate a loro volta dall’attività del sistema nervoso simpatico. La secrezione del sudore da parte delle ghiandole avviene in particolare sotto lo stimolo di una sostanza, l’acetilcolina.

Le ghiandole sudoripare sono di due tipi:

  • le ghiandole sudoripare eccrine;
  • le ghiandole sudoripare apocrine.

Le ghiandole sudoripare eccrine sono distribuite su gran parte del corpo, in special modo sulla fronte, sulle palme delle mani e sulle piante dei piedi. Esse producono una secrezione incolore e inodore, formata da acqua e sali minerali. La funzione delle ghiandole sudoripare eccrine è di regolare la temperatura corporea, mantenendo il giusto tasso di idratazione cutanea.

Le ghiandole sudoripare apocrine sono invece più voluminose ma in numero inferiore. Esse sono limitate ad alcune regioni del corpo, come le ascelle e l’inguine. Le ghiandole apocrine producono una secrezione lattiginosa, composta da acqua, zuccheri, sostanze grasse e proteine. Tale secrezione è spesso maleodorante, a causa dei processi di decomposizione batterica. I batteri trovano infatti negli ambienti umidi l’habitat ideale per proliferare, divenendo così causa scatenante di cattivo odore.

Perché sudiamo, a cosa serve?

ipersudorazione: le causeNoi tutti sudiamo continuamente, sebbene non ce ne accorgiamo. La sudorazione aumenta soprattutto quando si compie un’attività intensa o durante la stagione più calda. Si tratta di un fenomeno del tutto naturale. Il nostro corpo suda infatti per termoregolazione, per mantenere l’umidità della pelle e per la trasmissione di feromoni.

Esistono tre tipi di sudore:

  • l’euidrosi, ovvero il classico sudore incolore e inodore legato alla termoregolazione;
  • la cromoidrosi, ossia il sudore colorato, lo stesso che macchia gli indumenti;
  • la bromoidrosi, ovvero il sudore con odore sgradevole.

In alcune persone, il naturale meccanismo di termoregolazione corporea funziona in eccesso, dando così luogo a un fenomeno di ipersudorazione o, per l’appunto, di iperidrosi. L’ipersudorazione può essere correlata a cause quali alterazione della tiroide, ansia, stress, menopausa, gravidanza o problemi di digestione. In taluni casi, la sudorazione eccessiva può derivare più semplicemente dall’abitudine di indossare abiti sintetici che possono avere effetti negativi sulla normale traspirazione cutanea, favorendo in particolar modo l’ipersudorazione ascellare.

Accanto all’ipersudorazione ascellare, altrettanto comuni sono:

  • l’iperidrosi palmare;
  • l’iperidrosi plantare;
  • l’iperidrosi notturna.

Tra le varie forme di ipersudorazione, l’iperidrosi palmare, ovvero la sudorazione eccessiva delle mani, risulta particolarmente fastidiosa. Le mani svolgono d’altronde un importante ruolo nei rapporti interpersonali e nella vita sociale in genere.

Si parla invece di iperidrosi plantare quando l’ipersudorazione interessa la pianta dei piedi, divenendo causa di cattivo odore. In svariati casi il principale fattore scatenante di questo tipo di iperidrosi risiede nell’umidità e all’elevato grado di temperatura presenti nelle scarpe. In simili circostanze, un buon rimedio consiste nell’abituarsi a indossare calzature traspiranti, da accompagnare con specifiche solette capaci di assorbire l’umidità in eccesso.

Altro tipico fenomeno di ipersudorazione si trova nell’iperidrosi notturna. Anche in questo caso, i fattori scatenanti possono essere di vario tipo e vanno adeguatamente indagati. L’iperidrosi notturna può essere in alcune persone correlata allo stress. Quando siamo sotto tensione eccessiva tendiamo infatti a sudare di più poiché si assiste a un incremento nella produzione di cortisolo e di adrenalina, sostanze che stimolano le ghiandole sudoripare. Anche alcuni farmaci rappresentano un comune innesco dell’iperidrosi notturna. Si stima che fino al 22% delle persone che assumono farmaci antidepressivi sperimentino forti sbalzi nella termoregolazione.

Iperidrosi primaria (idiopatica o focale)

sudore in eccesso: i rimedi Si parla d’iperidrosi primaria o idiopatica quando non è possibile identificare una causa alla quale ricondurre il fenomeno di ipersudorazione che, si ipotizza, sia dovuta a un eccesso di attività del sistema nervoso simpatico, a partire dal quale si produce uno stimolo anomalo alla secrezione delle ghiandole sudoripare.

L’iperidrosi primaria può insorgere a qualsiasi età, malgrado sia più frequente negli adolescenti e nei giovani adulti, tanto nella popolazione maschile quanto in quella femminile. In questi casi si parla anche di iperidrosi focale perché l’ipersudorazione è localizzata in alcune aree corporee quali il palmo delle mani, la pianta dei piedi, e le ascelle, dando quindi luogo a fenomeni di iperidrosi palmare, iperidrosi plantare e iperidrosi ascellare.

Iperidrosi secondaria

Si parla di iperidrosi secondaria quando l’ipersudorazione è invece correlata a malattie o a problematiche sottostanti come l’obesità, la menopausa, le neoplasie, il diabete, l’ipertiroidismo o la gotta.

Anche nei casi in cui si presti ogni giorno molta attenzione all’igiene della pelle, per intervenire con successo sull’ipersudorazione occorre spesso procedere con appositi trattamenti, nello specifico la Radiofrequenza localizzata e le infiltrazioni di tossina botulinica.

Ipersudorazione: trattamenti con Radiofrequenza localizzata

La Radiofrequenza localizzata è un trattamento non invasivo completamente indolore che riesce ad agire anche sulle ghiandole sudoripare. La metodica consiste nell’uso di uno speciale macchinario dotato di un manipolo in grado di produrre onde di calore. Il riscaldamento che si genera è capace di disattivare selettivamente le ghiandole sudoripare, evitando così l’ipersecrezione di sudore.

La Radiofrequenza localizzata per l’iperidrosi è un trattamento rapido ed efficace che garantisce un immediato miglioramento fin dalla prima seduta.

Infiltrazioni di tossina botulinica per iperidrosi ascellare e palmare

In alternativa, per intervenire sull’iperidrosi ascellare e sull’iperidrosi palmare si può procedere con infiltrazione di tossina botulinica. La tossina botulinica è una neurotossina prodotta in natura dal batterio Clostridium botulinum, che in ambito medico viene utilizzato nel trattamento di diverse patologie.

Nel caso specifico dell’iperidrosi ascellare e palmare, si parte dall’uso della tossina botulinica con la finalità di paralizzare le ghiandole sudoripare, evitando così il fenomeno di ipersudorazione. I risultati sono promettenti ma non definitivi. Il paziente supera in genere il problema delle mani sudate per circa quattro-sei mesi e l’ipersudorazione ascellare fino a un massimo di sei mesi.