Il lungo periodo trascorso in casa per l’emergenza sanitaria ha mutato anche la nostra pelle che ora appare spenta, asfittica e più delicata. Come si può affrontare a questo punto l’appuntamento con l’abbronzatura estiva, evitando problemi? Ne ha parlato la Dott.ssa Claudia Menicanti, dermatologa dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, in una recente intervista su Yahoo Finanza.
Attenzione a come ci si espone al sole: la fase preparatoria
Come conseguenza del lockdown sulla pelle si notano meno segni da fotoinvecchiamento e un minor numero di problemi legati alle macchie. Ma con l’arrivo dell’estate questi fattori vanno tenuti in dovuta considerazione, motivando a una esposizione solare accorta.
Per fare le cose in maniera opportuna, è necessario sottoporsi a una azione preparatoria, stoppando prima di ogni altra cosa tutte quelle terapie rivitalizzanti, come laser e microneedling, che potrebbero scatenare stati infiammatori.
Come ulteriore accortezza è importante curare l’alimentazione, optando per una dieta ricca di frutta e di verdura, in modo tale da poter disporre di una dose adeguata di vitamina A e vitamina C giornaliera, da abbinare a specifici integratori che vanno assunti da ora fino a settembre, una capsula al giorno. Tra i vari principi attivi presenti negli integratori, la cui azione serve a donare un incarnato più omogeneo e resistente, molto interessante risulta il Polypodium leucotomos, una felce tropicale studiata per le capacità riparatrici nei confronti dei danni solari. Oppure il rame che risulta utile nei processi che regolano la produzione di melanina.
Per le pelli con alterazioni dello strato corneo, prima del mare, risulta utile anche lo scrub che permette di eliminare cellule morte e ispessimenti. L’esfoliazione è invece da evitare sulle pelle giovani, già di per sé dotate di una naturale capacità di auto-rinnovarsi.
Parola d’ordine: protezione solare
Come suggerisce la Dott.ssa Menicanti, qualsiasi fototipo deve essere adeguatamente protetto. Il danno dei raggi UVA e UVB arriva infatti fino al derma, colpendo anche le pelli più resistenti.
Misura altrettanto importante per un’abbronzatura sana consiste nell’esposizione graduale. Per chi prevede di partire per un week-end al mare, è opportuno iniziare con quindici minuti di esposizione per poi aumentare gradualmente fino a un massimo di trenta, applicando sempre e comunque la fotoprotezione.
Le medesime accortezze vanno seguite anche in città. La protezione solare deve essere inoltre applicata sulle mani e soprattutto sulla scollatura, area, quest’ultima, spesso trascurata che con il tempo può perciò divenire soggetta a fenomeni di poichilodermia, ovvero una iperpigmentazione di diversi colori, molto difficile da trattare.
Primo sole: mai dimenticare dell’idratazione
Dopo aver trascorso una giornata al sole, di sera è necessario ripristinare l’idratazione e calmare la pelle anche nei casi in cui non appare visibilmente arrossata. Dalla fronte fino a spalle e scollatura, si può procedere applicando una maschera restitutiva da tenere in posa per circa venti minuti. Sul resto del corpo è invece possibile utilizzare un prodotto doposole preferibilmente in crema, insistendo sulle aree più esposte, come il dorso dei piedi e delle mani, il retro delle gambe e la schiena.