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Niente filler e niente botox, ora c’è il picotage – L’eco di Bergamo

I consigli del dermatologo Di Pietro sull'efficacia del picotage per attenuare i segni dell'invecchiamento.

L’eco di Bergamo intervista il dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis su un trattamento antiage che avendo un grande successo il picotage. Il professore chiarisce in cosa consiste questo trattamento rigenerante e perché risulta efficace nell’attenuare i primi segni dell’invecchiamento sulla pelle.

Cos’è il picotage?

il termine picotage deriva dal francese e vuol dire “punzecchiare”. Il professor Di Pietro chiarisce perché questo trattamento è considerato migliore rispetto al classico filler con acido ialuronico.

Questa tecnica consiste in una serie di microiniezioni di un gel di acido ialuronico puro a circa un millimetro di profondità e a distanza di un centimetro l’una dall’altra nelle pieghe di viso, collo e décolleté.

Questo trattamento agisce in maniera differente rispetto al botox o al filler perché non agisce dall’interno spianando le rughe o paralizzando espressioni, ma stimola la naturale produzione di collagene ed elastina, mantenendo la pelle idratata, compatta e turgida. L’esperto dermatologo puntualizza che però il picotage non è definitivo, le rughe vengono notevolmente attenuate.

Acido ialuronico, perché è considerato naturale?

Il professor Di Pietro chiarisce come funziona l’acido ialuronico all’interno del nostro organismo. A partire dai 20 anni, le cellule epiteliali rallentano la produzione di acido ialuronico che si traduce in minor collagene ed elastina nel tessuto cutaneo e nei primi inestetismi cutanei.

L’acido ialuronico è un saccaride o zucchero, una sostanza naturalmente presente nel tessuto connettivo e necessaria per mantenere la cute elastica e ben idratata in profondità.

L’acido ialuronico utilizzato nelle sedute di picotage è naturale e privo di sostanze chimiche addensanti, per questo risulta biocompatibile e viene pian piano riassorbito dalla pelle. Il risultato è una pelle rivitalizzata più idrata e luminosa.

Ci sono controindicazioni?

Il picotage è un trattamento che non presenta controindicazioni, a patto che sia effettuato da un esperto, continua Di Pietro. Le microiniezioni sono poco invasive e non causano la rottura dei capillari e soprattutto non provocano dolore.

Come si svolgono le sedute?

Il numero di sedute varia ovviamente in base al risultato che si vuole ottenere e al grado di invecchiamento cutaneo. All’inizio sono consigliate 2 o 3 sedute svolte a distanza di un mese l’una con l’altra. Per il mantenimento del risultato possono essere sufficienti dei trattamenti ogni 3 o 4 mesi. È importante effettuare una visita dermatologica preventiva prima di decidere di sottoporsi a sedute di picotage, per comprendere quando e come effettuare le sedute. Il dermatologo consiglia poi di associare creme e integratori antiage efficaci per mantenere il risultato più a lungo.

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