La moda di tatuarsi resta tutt’oggi una prassi molto diffusa, soprattutto tra i più giovani ma non solo. Affinché il tatuaggio risulti sicuro, senza causare problematiche per la pelle anche molto rischiose, è però importante seguire una serie di accortezze. Se ne è parlato in un recente articolo su OK Salute e Benessere.
Rischi correlati ai tatuaggi
Non solo possibilità di sviluppare reazioni allergiche agli inchiostri utilizzati per realizzare i disegni. La prassi di tatuarsi può comportare rischi decisamente più gravi, come quello di nascondere potenziali melanomi. A essere nel mirino sono soprattutto i disegni più estesi che, in molti casi, non rendono possibile individuare in maniera precoce eventuali mutazioni di nei, impedendo di fatto la capacità di intervenire prima che sia troppo tardi.
Con i tatuaggi si rischia inoltre di incorrere in un ulteriore problema, ovvero che siano identificati come possibili melanomi nei che in realtà non lo sono e che rappresentano quindi dei falsi positivi. Ciò si deve al fatto che la presenza dei pigmenti non permette di studiare correttamente un neo e per questo motivo non si riesce a sapere a priori se priori se si tratta di una lesione benigna o maligna. Nel dubbio, il dermatologo si vede quindi costretto ad asportare come modalità precauzionale il neo sospetto che potrebbe essere sano.
Proteggere il tattoo dal sole
È opportuno sapere che non in tutti i casi il melanoma si sviluppa a partire da un neo preesistente, ma può comparire anche su regioni cutanee che non presentavano alcun segno. Per poter proteggere la pelle tatuata in maniera opportuna, risulta quindi essenziale tutelarla dall’azione dei raggi solari.
Come spiega il Prof. Antonino Di Pietro, fondatore e Direttore scientifico del nostro Istituto Dermoclinico, per una protezione adeguata e per non rovinare nel contempo il disegno, durante l’esposizione chi ha tatuaggi estesi deve optare per creme con Spf 50 contenenti plusolina, un mix di oli vegetali (di crusca di riso, di cotone, di karanja) e vitamina E. Invece, chi ha tatuaggi più piccoli, può sfruttare l’efficacia di appositi stick solari. A ogni modo, in entrambi i casi, l’applicazione va rinnovata ogni due ore e dopo ogni doccia o bagno in mare.
Il Prof. Di Pietro raccomanda inoltre di evitare l’esposizione al sole di un tatuaggio realizzato da meno di un mese, dato che si tratta di una vera e propria ferita cutanea, che si rimargina in maniera progressiva.
Tatuaggio sicuro: l’importanza delle visite di controllo
Per poter evitare problematiche alla pelle con tatuaggi, è raccomandabile effettuare visite di controllo dal dermatologo una volta all’anno.
Proprio per salvaguardare la salute della pelle tatuata, presso l’Istituto Dermoclinico Vita Cutis è nato, nel 2018, il primo ambulatorio Tatuaggio Sicuro, dove i dermatologi, con una visita accurata e con l’uso di speciali dermatoscopi, riescono a visualizzare i melanomi anche sotto i tattoo.
È bene sapere, infine, che oltre a ritardare la diagnosi del pericoloso tumore cutaneo, i disegni dei tattoo possono essere responsabili di altri danni, come granulomi, allergie, eczema e prurito.
Una visita preventiva presso l’ambulatorio Tatuaggio Sicuro risulta raccomandabile anche per evitare tali problematiche. Come spiega il Prof. Di Pietro: «Chi ha intenzione di sottoporsi a un tatuaggio dovrebbe sempre effettuare una visita dermatologica per escludere eventuali controindicazioni, per esempio alcune malattie della pelle». Una buona accortezza, per poter procedere in sicurezza.
Trattamenti per i pentiti del tatuaggio: il laser
E nel caso in cui ci si pentisse dopo aver realizzato un tattoo? L’attuale tecnologia offre una soluzione anche per far fronte a questa circostanza. Oggi i tatuaggi possono essere rimossi con un apposito laser, che colpisce i pigmenti e li riduce in minuscole particelle, successivamente eliminate dai macrofagi, le cellule spazzino del nostro organismo.
Occorre tuttavia sapere che il risultato finale è influenzato da alcuni fattori. Innanzitutto, il colore. Il laser agisce con maggiore efficacia sugli inchiostri scuri, come il nero o il blu. Pigmenti chiari come il giallo, l’azzurro e il verde risultano invece più difficili da eliminare
Inoltre, più un tatuaggio è profondo e quindi più ricco di inchiostro più diviene difficile cancellarlo. Anche l’estensione del disegno incide per ovvi motivi: più il tattoo è ampio, più tempo ci vorrà per rimuoverlo del tutto.
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