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Scleroterapia: trattamento delle malformazioni dei vasi sanguigni

Scleroterapia per capillari evidenti

Accanto alla tanto temuta cellulite, tra le problematiche estetiche che interessano con maggiore frequenza le gambe, in particolar modo quelle femminili, ci sono i capillari dilatati visibili sulla superficie cutanea e le vene varicose. In entrambi i casi si tratta di malformazioni dei vasi sanguigni, su cui è possibile tuttavia intervenire con uno specifico trattamento: la scleroterapia. Scopriamo di cosa si tratta e che tipo di risultati garantisce.

Scleroterapia: cos’è e cosa cura

La scleroterapia è una metodica che prevede l’iniezione all’interno dei vasi sanguigni – siano essi vene, venule o capillari malformati – di un liquido lesivo noto come soluzione sclerosante. Tale soluzione va a provocare la chiusura e il collasso del capillare o della vena varicosa, determinandone così il riassorbimento.

La scleroterapia è una tecnica poco invasiva, sconsigliata solamente durante la stagione estiva, ma indicata con poche controindicazioni nel resto dell’anno.

Scleroterapia capillari: ecco quando e per cosa si usa

La scleroterapia dei capillari è un metodo per curare in modo non invasivo questa problematica, identificata soprattutto come inestetismo. In realtà si va oltre ai semplici segni che affiorano sulle gambe. I capillari dilatati e visibili sono difatti in molti casi il segnale di una insufficienza venosa che va trattata in maniera opportuna prima che tenda a cronicizzarsi, aprendo la strada a complicanze anche gravi.

Per questo motivo, in presenza di capillari dilatati e visibili, è sempre importante non sottovalutare il problema, affidandosi quanto prima alla consulenza di uno specialista.

Vene Varicose e capillari dilatati

vene varicose rimediIn buona parte dei casi, la scleroterapia viene quindi praticata per fini estetici, per intervenire su problematiche come vene varicose e capillari dilatati. Le vene varicose sono una problematica ereditaria che colpisce il microcircolo, dando luogo a ristagni di sangue, nella maggior parte dei casi asintomatici, che si manifestano con vene in superficie di colore viola-blu, talune volte sporgenti.

Quando si parla di capillari dilatati ci si riferisce invece a piccolissime vene dilatate, dette microvarici, che presentano un diametro compreso tra 0,1 e 1 millimetri. I capillari dilatati più comuni nelle donne rispetto agli uomini, si possono manifestare su varie zone degli arti inferiori ma anche sul viso.

Teleangectasie

Le teleangectasie sono causate da dalla fragilità e dalla conseguente rottura dei capillari. Anche questo fenomeno riguarda in special modo le donne ma non esclude neanche gli uomini.

La rottura dei capillari avviene a seguito di particolari stress fisiologici o esterni. I piccoli vasi sanguigni risultano a questo punto più visibili in superficie, dando luogo alla conformazione a ragnatela tipica della problematica. In determinati casi, le teleangectasie sono anche accompagnate dall’insorgenza di piccoli edemi e gonfiori, che favoriscono una sensazione di pesantezza alle gambe.

Sclerosanti per vene varicose e capillari dilatati: preparazione e procedura

Prima di intervenire con le sclerosanti, è sempre necessario un esame approfondito e obiettivo del paziente che consenta anche di effettuare una accurata analisi della sua storia clinica.

Dopo una attenta valutazione del quadro del paziente, la terapia sclerosante avviene attraverso l’iniezione all’interno dei capillari di una soluzione che ne provoca la chiusura, non interrompendo, però, il flusso del sangue, che è così costretto a prendere vasi alternativi. In questo modo, si provoca la scomparsa o la riduzione del volume dei capillari dilatati e delle vene varicose.

Le sedute, della durata inferiore a un’ora, si svolgono generalmente a livello ambulatoriale e non richiedono anestesia. Le iniezioni sono effettuate con un ago molto sottile, idoneo per qualsiasi tipologia di vaso sanguigno, anche per i più piccoli. Una volta eseguite le iniezioni, per consentire una migliore diffusione della soluzione sclerosante, lo specialista massaggia con delicatezza la regione cutanea interessata dal trattamento.

A conclusione della seduta, il paziente viene monitorato per circa quindici, venti minuti. Può poi far ritorno tranquillamente a casa, con alcune piccole accortezze da seguire. In primis quella di evitare per due o tre settimane l’esposizione eccessiva ai raggi solari, cosa che potrebbe comportare la comparsa di macchie scure sulle zone cutanee sulle quali si è intervenuti.

La scleroterapia ha una durata variabile ed è strettamente correlata al numero di vene e di capillari da trattare. Il numero di iniezioni dipende più esattamente dalla quantità di vene con malformazioni e dalla loro grandezza. Quanto più grande è il vaso sanguigno o l’area da trattare, quindi, tanto più numerose sono le iniezioni da effettuare.

Oltre che per finalità puramente estetiche, le sclerosanti possono rivelarsi molto preziose per contrastare gonfiori e disturbi localizzati nonché per intervenire su malformazioni dei vasi linfatici.

I risultati

Quando il trattamento viene effettuato su vasi sanguigni di piccole dimensioni, i risultati delle sclerosanti sono evidenti entro massimo sei settimane. Sui vasi di grandi dimensioni, invece, gli effetti sono apprezzabili solo a partire dal terzo o quarto mese dal momento in cui ci si è sottoposti alle sedute. A ogni modo, dopo un mese dal primo intervento, è necessario effettuare una visita di controllo così da valutare i risultati ottenuti. In taluni casi, occorre procedere con nuove sedute.